Se hai appena deciso di immergerti nella scoperta dell’arte della cucina e ti stai chiedendo come si usa il concentrato di pomodoro, allora sei sulla pagina giusta: questa guida nasce infatti per spiegare a curiosi e appassionati della cucina un elenco dettagliato dei migliori usi di questo favoloso prodotto culinario.
Il concentrato di pomodoro è ricco di profumo e di colore, e da sempre rappresenta un alleato fondamentale per gli amanti dei sapori decisi e dal sentore Mediterraneo: grazie al suo rosso irresistibile è capace di rendere qualunque piatto un’esplosione di gusto, andando a colmare piccole carenze gustative o semplicemente visive.
Utilizzato con criterio, ravviva piatti spenti senza mai diventare protagonista, aiutando anche i principianti dei fornelli ad eccellere nella preparazione di primi e secondi. Nei prossimi paragrafi vedremo dunque quali sono le caratteristiche principali del concentrato di pomodoro e quali i modi migliori per usarlo ed inserirlo nelle varie ricette in modo semplice e soprattutto corretto.
Indice
Tipologie di concentrato di pomodoro
Il concentrato di pomodoro è un prodotto ottenuto dalla cottura del succo di pomodoro, il quale viene sottoposto a lavorazione ad alta temperatura e poi privato della parte liquida tramite evaporazione.
Ecco quindi svelato il significato del termine concentrato, che rimanda naturalmente ad una consistenza pastosa o comunque tendente all’asciutto di questo prodotto. La consistenza finale del concentrato di pomodoro però, non è affatto sempre la stessa: essa dipende infatti da diversi fattori, come la temperatura di cottura (solitamente compresa tra un minimo di 85 e un massimo di 100°C) e quella di evaporazione.
In base alle varie combinazioni, è possibile dare origine a tre tipologie principali di concentrato, differenti per concentrazione di residuo secco. Tra le più popolari ed utilizzate in cucina troviamo
-Triplo concentrato di pomodoro, in assoluto quello che contiene il più elevato residuo secco di pomodoro, pari o maggiore al 36%. Si tratta del materiale più denso e ricco di sapore, che viene cotto a temperature più basse (circa 70°C) e che richiede la maggiore quantità di materia prima iniziale. Per un 1kg di triplo concentrato servono ben 7 kg di pomodori!
-Doppio concentrato di pomodoro, che contiene circa il 30% di residuo secco e richiede almeno 6 kg di pomodori per kg prodotto.
-Concentrato di pomodoro, che deve contenere un massimo di 28% di residuo e richiede circa 4 kg di materia prima per ottenere 1 kg.
Ciascuno di questi prodotti risulta quindi più o meno adeguato per insaporire o colorare varie ricette: il livello di sapore e il colore che è possibile conferire alle ricette è infatti direttamente proporzionale al grado di concentrazione della salsa.
Come utilizzare il concentrato di pomodoro in cucina
L’estratto di pomodoro è un ingrediente dal sapore piuttosto forte, che nonostante ciò vede una netta riduzione della componente acida: anche i prodotti più concentrati infatti, risultano più che altro dolciastri al palato, senza quindi richiedere in alcun modo correzioni con bicarbonato o zucchero.
Per via di questa peculiarità quindi, il consiglio è di inserire il concentrato di pomodoro nelle varie ricette con moderazione, così da evitare spiacevoli cambi di gusto difficili alle quali sarebbe difficile rimediare.
Tra gli usi più indicati in cucina troviamo soluzioni stravaganti e divertenti, che vedono questo prodotto sia come protagonista sia come sottofondo per svariate pietanze. Vediamo ciascuno di essi più nel dettaglio.
Usare il concentrato di pomodoro nelle lunghe cotture
Il concentrato classico o il doppio concentrato possono essere impiegati come sostituti della passata di pomodoro classica, e possono accompagnare arrosti, polpette, spezzatini, zuppe di carne o di pesce, stufati e cosce di pollo in umido anche per ore e ore di cottura.
L’importante, al fine di non abusarne e di non vederli svanire troppo in fretta, sarà diluirli in modo adeguato, aggiungendo poca acqua di tanto in tanto e mescolando regolarmente per far entrare in contatto con il pomodoro tutte le componenti della pietanza. Indicativamente, utilizzando un doppio concentrato, è sufficiente spremerne due cucchiaini o poco più per kg di carne, ma naturalmente le preferenze individuali vincono su qualunque dosaggio.
In fatto di aggiunta di pomodoro infatti ognuno ha i suoi gusti, e mentre alcune persone gradiscono consumare piatti leggermente insaporiti, altre gradiscono la presenza di note molto più decise. Se però il tuo obiettivo è quello di ricreare un sugo vero e proprio, ti ricordiamo che la passata di pomodoro o salsa di pomodoro rimangono la scelta ottimale.
Concentrato di pomodoro come addensante per la pasta e per la pizza
Un secondo metodo piuttosto interessante per inserire il concentrato di pomodoro nelle ricette, soprattutto quando si parla di doppio o triplo concentrato, consiste nell’inserirlo all’interno di sughi e salse già cucinati per addensarne la consistenza.
Molto spesso infatti, capita che una puttanesca o un’arrabbiata finiscano per avere un aspetto troppo pallido ed una consistenza acquosa, che è davvero impossibile da recuperare in assenza di un po’ di concentrato.
Anche il sugo da stendere su una pizza fatta in casa può essere addensato con il concentrato, così da risultare meno acquoso e facilitare la lievitazione finale in cottura, preservando allo stesso tempo teglie e pietre refrattarie da colature eccessive.
In tali situazioni quindi, basterà arricchire i sughi precedentemente preparati con qualche goccia di prodotto, andando a mescolare bene per diffonderlo nell’intera preparazione. In pochi secondi, i sughi così “corretti” assumeranno un look decisamente più accattivante, degno dei migliori ristoranti! Per non sbagliare, il consiglio è di aggiungere il concentrato a termine della cottura, così da non doverne aggiungere troppo.
Sostituire il ketchup con il concentrato
Anche usare il concentrato di pomodoro al posto del ketchup è un buon modo per godere appieno del sapore di questo prodotto. Rispetto alla ben nota salsa americana infatti, il concentrato permette di assaporare meglio le note dolci e allo stesso tempo acidule del pomodoro.
Un buon concentrato è caratterizzato da un gusto meno artificiale e da una consistenza decisamente più rustica di quella del ketchup. Spesso inoltre, è completamente privo di sostanze chimice aggiunte, il che lo rende anche più salutare.
Naturalmente però, ancora una volta ci troviamo di fronte ad una questione di gusti: se per alcuni il ketchup è troppo artificiale, per altri esso è del tutto insostituibile. Non c’è un giusto o uno sbagliato in questo senso, ma provare a sostituire il ketchup con il concentrato di pomodoro presenta indubbiamente dei vantaggi.
Conclusioni
Sapere come si usa il concentrato di pomodoro aiuta appassionati e inesperti della cucina a migliorare moltissime ricette in modo facile e soprattutto veloce. Tale prodotto infatti, risulta piuttosto gustoso e versatile, e in situazioni di emergenza può esaltare o addirittura salvare la riuscita di un piatto.
Utilizzato con parsimonia, può essere inserito in primi piatti, secondi piatti e preparazioni lievitate, donando colore e sapore in un semplice gesto. Oltre ad essere saporito e più sano rispetto ad altri condimenti, il concentrato di pomodoro è anche molto semplice da trovare ed economico.
Infine, è sempre bene ricordare che è possibile creare il proprio concentrato fatto in casa in pochi e semplici passaggi, a partire dalla passata di pomodoro comune. Un vantaggio non da poco, che se sfruttato garantisce ulteriori risparmi in cucina.