In questa guida spieghiamo come si utilizza l’acido tamponato.
Se ti sei accorto che il tuo pavimento necessita di una pulizia approfondita ma non riesci ad eliminare alcuni residui o incrostazioni, quasi certamente i detergenti che stai impiegando non sono sufficienti per far tornare a splendere le tue superfici. Ecco quindi che l’acido tamponato, grazie alla sua particolare composizione, può accorrere subito in tuo aiuto.
Ma che cos’è esattamente questo particolare prodotto per la pulizia? É sicuro su tutte le superfici e, soprattutto, a contatto con la pelle? Nonostante il suo nome possa ad un primo acchito spaventare, è bene ricordare sin da subito che l’acido tamponato è una risposta molto efficace sugli sporchi particolarmente ostinati, quelli che per capirci colpiscono i pavimenti ancora grezzi o su quali sono appena stati posati della biacca o dello stucco.
Al contrario di altri acidi, esso si rileva piuttosto semplice da impiegare. In questa guida ti insegniamo tutto quello che c’è da sapere sull’utilizzo dell’acido tamponato e su quali sono le precauzioni necessarie. In pochi passaggi, potrai così tornare a godere appieno dei tuoi pavimenti, senza rischi per la salute e senza sforzi eccessivi.
Indice
Caratteristiche dell’acido tamponato
L’acido tamponato è un composto chimico costituito da due differenti prodotti, ovvero l’acido solfammico o amminosolfonico, H2NSO3H, da un lato, e altri specifici tensioattivi ed emulsionanti dall’altro, pensati per agire sullo sporco ostinato, diverso dal semplice unto o polveroso. Questi ultimi non sono sempre gli stessi, ma possono variare anche a seconda delle scelte di ciascun produttore. Per legge tuttavia, devono sempre essere indicati in etichetta.
Tornando al prodotto nel suo complesso, ovvero quello che presenta la denominazione di “acido tamponato” vi è da dire che esso è particolarmente impiegato nel settore dell’edilizia, ma anche in quello dell’industria farmaceutica, in agricoltura e talvolta in campo domestico.
Al termine dei lavori infatti, le ditte specializzate ricorrono alla stesura di un bello strato di questo prodotto per far tornare come nuove superfici sottoposte a lavorazioni importanti, che vedono l’utilizzo di stucchi, grassi o altri materiali non facilmente asportabili con prodotti casalinghi.
Uno dei suoi pregi principali, quello che maggiormente differenzia l’acido tamponato da quello muriatico o quello solforico, riguarda però la sua capacità di non emettere vapori che possano risultare tossici se inalati. Un bel vantaggio, che aiuta sia chi pulisce sia chi lavora a non dover essere costantemente esposto a cattivi odori e fumi pericolosi.
Su quali materiali si può applicare
L’uso dell’acido tamponato riguarda moltissimi materiali presenti sia nelle comuni abitazioni sia in magazzini, negozi, strutture sportive e molto altro.
La rosa di pavimenti che possono essere lavati con questo prodotto è piuttosto ampia, e comprende rivestimenti realizzati con
-gres porcellanato
-cotto
-marmo
-granito e altre pietre dure
-klinker
Ne consegue che l’acido è un prodotto molto versatile che può essere usato sia in interni che iin esterni, e che se utilizzato nel modo corretto può smacchiare alla perfezione le piastrelle, i mattoni, i sentieri in pietra ma anche come sbiancante.
Ci sono tuttavia alcuni materiali che non dovrebbero essere trattati con l’acido tamponato, pena alcune modifiche permanenti alla loro finitura e una perdita di bellezza nell’aspetto complessivo del pavimento. Il consiglio è sempre di provare a pulire preventivamente un piccolo angolo di superficie, così da evitare di creare danni antiestetici. L’ardesia e il marmo lucido per esempio, potrebbero presentare alcuni problemi se in contatto con questo detergente.
Applicazione e utilizzo dell’acido tamponato
Ora che è più chiaro quali siano le principali caratteristiche dell’acido tamponato e quali i suoi impieghi più comuni, è venuto il momento di pensare a come impiegarlo in prima persona. Ma andiamo con ordine. Prima di cominciare, è bene sapere che il prodotto è venduto in grandi flaconi da 1, 2 o 5 litri, in una formula che può e deve essere diluita in acqua prima dell’applicazione.
Prima di avviare i lavori quindi, dovrai assicurarti di avere con te una serie di prodotti per pulizia e anche preventivi, per proteggere il corpo da eventuali contatti accidentali con l’acido, il quale seppure non pericoloso a livello di altri prodotti, non deve mai entrare in contatto con la pelle o con nessuna parte del corpo.
Ecco la lista dell’occorrente
-acido tamponato
-acqua fredda
-secchio
-spugne, stracci
-guanti e occhiali di protezione
Una volta reperito il tutto, è il momento di passare all’azione. Il consiglio quindi è di operare sempre con una certa cautela, diluendo l’acido a seconda della quantità indicata dal produttore sull’etichetta.
Fatto ciò, non dovrai far altro che disporre la soluzione sulle zone da pulire, avendo cura di attendere qualche minuto che il prodotto faccia effetto. Un buon aiuto, qualora lo sporco fosse particolarmente indurito, può provenire dall’uso dii spugne abrasive.
Come ultimo consiglio infine, ti ricordiamo di risciacquare sempre con cura tutti i pavimenti sul quale hai usato l’acido tamponato.